Online, offline

Tutta la verità su di me #3

Conversazione iniziata il 03 marzo 

Alex Nagel 12:06 Stavo pensando a te, ascoltavo Wilderness e ti pensavo, volevo dirtelo. 

Nadia Vitali 12:08 Bello, grazie ti penso anch'io 

ti adoro 

devo andare ora 

Alex Nagel 12:09 Va bene, a dopo. 

[Devo scrivere perché sento il dolore. Alle superiori il professore di lettere mi rimproverava per come costruivo le frasi.] 

["Scrivi periodi brevi, Nagel! Fai troppe ipotassi e paratassi, e poi guarda qui: tre punti e virgola nella stessa frase. Sembra che tu stesso abbia perso il filo di cosa stavi dicendo."] 

[“Sì, professore.”] 

[“E usa solo i termini che conosci bene. Se non sei sicuro guarda sul vocabolario.”] 

[“Sì, professore”.] 

Conversazione iniziata il 18 marzo 

Alex Nagel 18:05 Come stai? E’ da un po’ che non ti fai sentire. 

Nadia Vitali 18:10 Non bene, è un periodo un po’ convulso 

[Ho cercato su Google perché non ero certo del significato di convulso. “Se non sei sicuro guarda sul vocabolario.” “Sì, professore.”] 

Alex Nagel 18:11 Mi dispiace. Posso fare qualcosa? 

Nadia Vitali 18:13 Non credo, ma grazie 

Devo andare ora, ciao 

Alex Nagel 18:13 Ciao 

[Sto per aggiungere qualcosa, ma mi fermo. Lei non è più online.] 

Conversazione iniziata il 23 marzo 

Alex Nagel 22:40 Ciao, dormi? 

[Nessuna risposta. Devo scrivere perché sento il dolore, così apro uno dei miei quaderni, Cose Belle Da Non Dimenticare e trascrivo le nostre prime conversazioni. Mi piace scrivere a mano e sentire il rumore dell’inchiostro che scivola sul foglio. E nelle conversazioni in chat le frasi sono quasi tutte brevi.] 

Conversazione iniziata il 09 aprile 

Alex Nagel 09:43 Nadia, tutto bene? Qualcosa non va? 

Nadia Vitali 09:44 Sono un po’ stanca, sono giorni così 

Alex Nagel 09:44 Ho avuto l’impressione che non volessi parlarmi. 

Nadia Vitali 09:46 Ho problemi sul lavoro, sono di corsa, non mi fare incazzare perché non sono dell’umore giusto. Adesso vado, ho il taxi che aspetta e una riunione fra mezz’ora. 

Alex Nagel 09:46 Scusa, non volevo. 

Nadia Vitali 09:47 E’ tutto a posto, ciao 

[Nel quaderno Cose Belle Da Non Dimenticare ho messo anche le foto che Nadia mi ha inviato, le ho stampate ad alta definizione su carta kodak. La foto più bella l’ho messa come sfondo allo schermo grande dei miei computer. Sul tablet no, perché il tablet lo porto in giro e non voglio che i clienti la vedano.] 

Conversazione iniziata il 29 aprile 

Alex Nagel 23:40 Ti ho vista online, ti disturbo? 

Nadia Vitali 23:41 Alex! No che non disturbi, mai 

Mi mancavi 

[Chiacchieriamo quasi mezz’ora. So che quando chiuderà e sarà offline di nuovo sentirò il dolore e il bisogno di scrivere, ma adesso mi godo le endorfine che inondano il mio cervello. Sento una sensazione gradevole sulla pelle.] 

Alex Nagel 00.07 E quel film poi lo hai visto? Quello di cui ti dicevo la settimana scorsa? 

Nadia Vitali 00.08 No, non ancora 

Ora però mi metto a dormire 

Ho sonno 

Alex Nagel 00.09 Va bene, buonanotte 

[Digito la parola di cinque lettere che non le ho mai scritto. La parola che tra di noi non abbiamo mai usato. Guardo lo schermo, guardo la parola per alcuni secondi. Poi la cancello. Ne scrivo un’altra al suo posto.] 

Alex Nagel 00.09 Ciao. 

[Ma lei non legge, ha già chiuso. Resto a guardare lo schermo finché le sue parole scompaiono per lasciare posto a un frattale di verdi e gialli che si espande all’infinito. Poi, di nuovo, il dolore che sale, e io devo scrivere perché sento il dolore, e solo quando scrivo riesco a sopportarlo.]

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