Lost in Yugoslavia

On the road –  od Jadrana do Jadrana.

Un viaggio itinerante attraversando tre confini che, fino a 25 anni fa, non esistevano. Utilizzando tre valute distinte, mentre fino a un quarto di secolo fa se ne utilizzava una sola. Cogliendo le differenze e le somiglianze tra tre paesi che un tempo erano uniti sotto una sola bandiera: quella della Jugoslavia.

8 giorni
3 stati
5 città
779 km

Questo è il racconto di una vacanza itinerante tra Croazia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina, che ci ha portato a toccare i sapori, gli odori e le suggestioni di luoghi da sempre bollati sbrigativamente con le etichette di polveriera, di macedonia etnica e culturale, e che con sé portano anche il pesante fardello di ricordi e cicatrici di una guerra recente.

Siamo partiti dalla Dalmazia meridionale, atterrando a Dubrovnik, a bordo di un'auto noleggiata e in seguito ribattezzata Vučko, come il lupo mascotte delle Olimpiadi invernali sarajevesi. Da Dubrovnik ci siamo diretti in Montenegro, verso la baia racchiusa dalle Bocche di Cattaro.

Da Cattaro è partito il nostro spostamento più lungo, che ci ha portati a scavalcare le Alpi Dinariche, varcando il confine con la Bosnia-Erzegovina e avventurandoci attraverso i fiumi e i boschi della Repubblica Srpska fino ad approdare a Sarajevo, baricentro e cuore pulsante del nostro viaggio.

Dalla capitale bosniaca poi ci siamo spinti nuovamente verso la costiera dalmata, costeggiando il corso della Neretva, il Ponte Vecchio di Mostar e alcuni piccoli gioielli dell’Erzegovina, fino a tornare ad affacciarci sulla bellezza adriatica di Spalato.

Credits 
Testi, concept e layout: Damiano Benzoni  
Immagini:  Damiano Benzoni, Silvia Zoldan e Roberta Mileni 

Grazie a Andy, Roberta e Silvia per il viaggio; a Vučko per i chilometri; a Gaetano e Davide per le raccomandazioni.
Photo: Roberta Mileni