2015 | Il trionfo dei talenti calabresi

Dalla Regione più disastrata d'Italia arrivano eccellenze. Ed esempi come Lea Garofalo

1. Il trionfo dei talenti calabresi 

Il 28 maggio 2015 è una data che Fabio Curto ricorderà per tutta la vita. Il 27enne di Acri strappa la vittoria al talent show The voice of Italy e si aggiudica il contratto con la Universal Music. Puntata dopo puntata, il cantante cosentino ha convinto prima i coach che lo hanno voluto, Roby e Francesco Facchinetti, poi il pubblico, fino a conquistare la finale. E nella serata più importante da "calabrese testa dura" non ha mollato. Ha messo nel cassetto una laurea in Scienze politiche per inseguire il sogno di fare musica. Da Reggio Calabria, invece, arriva il trionfo in un altro talent di Rai Due: Sebastiano Caridi si aggiudica il primo posto de "Il più grande pasticcere" e porta la Calabria in cima.

2. Un logo per San Francesco 

Il volto di San Francesco di Paola incastonato nell'immagine della Calabria con accanto il viso di un neonato. È questo il logo scelto dalla Commissione provinciale per celebrare il VI Centenario della nascita di San Francesco di Paola. Il logo accompagnerà tutte le manifestazioni che la commissione sta organizzando per l'importante ricorrenza che si svolgerà nel 2016. «Il volto che guarda a levante è quello di un San Francesco bambino che osserva il simbolo Charitas che rappresenta l'essenza della sua vita e quella dei suoi confratelli», ha spiegato l'ideatore del logo, Francesco Frangella.

3. La fiction delle polemiche 

Ha suscitato un mare di polemiche il film "Le nozze di Laura" del regista Pupi Avati, andato in onda il 7 dicembre 2015. Alcune scene sono state girate nella nostra regione, tra Rocca Imperiale e alcuni comuni dell'Alto Jonio: Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Amendolara e Crotone. Infatti, il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, ha chiesto alla Regione Calabria di bloccare i finanziamenti per il film che definisce «infamante, ignominiosa e diffamante per l'intero Alto Jonio cosentino, un oltraggio per l'intero Meridione». «Luoghi comuni e stereotipi non veri».

4. Addio alla "femminista" 

Il 5 novembre 2015 muore Adele Cambria, scrittrice, attrice, autrice di teatro e tv, storica figura del femminismo italiano, pioniera del giornalismo al femminile assieme a Camilla Cederna e Oriana Fallaci. Cambria, nata a Reggio Calabria il 12 luglio 1931, si è spenta a Roma dopo una lunga malattia. Laureata in Giurisprudenza all'Università di Messina, nel 1956 si trasferì a Roma dove si avvicinò al giornalismo, fra le tante testate cui ha collaborato anche Il Giorno, Il Mondo, Paese Sera, La Stampa, Il Messaggero, L'Espresso, L'Europeo.

5. Eccellenze calabresi

 Francesco De Pascale, dottore di ricerca in Geografia e Scienze della terra all'Università della Calabria, è tra i primi in Italia a occuparsi di etica nelle geoscienze. In seguito a una call pubblica dell’International association for promoting eoethics (Iapg), sono stati selezionati i membri dell’Executive board del young scientists club (Ysc): l'interfaccia tra la stessa Iapg e le organizzazioni di giovani geoscienziati, il cui obiettivo è la promozione della geoetica tra i colleghi più giovani. Unico italiano chiamato a far parte del prestigioso organismo è il dottor Francesco De Pascale che ha compiuto gli studi all’Unical.

6. Un film per Lea 

Il 18 novembre 2015 in tantissimi – non solo calabresi – sono stati incollati al televisore per conoscere la storia di Lea Garofalo. Per chi non la conoscesse, così come per chi non conoscesse la 'ndrangheta, Marco Tullio Giordana, che in passato aveva diretto magistralmente I cento passi e La meglio gioventù, ci ha riprovato portando su Raiuno la storia della testimone di giustizia di Petilia Policastro che ha deciso di ribellarsi all’arroganza mafiosa soprattutto per il bene di sua figlia Denise. Ma ha pagato, però, un prezzo molto alto: uccisa e data alle fiamme nel Milanese. Tra i suoi assassini anche il padre di sua figlia.